ITALIAN PAINTER

About

L'inquietudine e la dolcezza.

Il rumore della metropoli e il silenzio dei ricordi.

Il deserto e il mare.

Di una doppia essenza è composto il lavoro di Stefano Invernizzi, pittore autodidatta che si muove tra iperrealismo e surrealismo, tra ispirazione e tecnica. Nei suoi quadri si riflette la doppia natura dell'uomo, fatta di bellezza e declino, sofferenza e riscatto, realtà e follia.

Nato nel 1983 e cresciuto in una piccola città, inizia ben presto a sentirsi stretto nella realtà di provincia e in una scuola che non gli permette di coltivare le sue passioni. Così, conclusi gli studi non ancora maggiorenne, decide di dedicarsi completamente alla musica e di lavorare per realizzare il suo sogno, quello di calcare i palchi più importanti d'Italia. I primi soldi guadagnati vengono investiti in questa direzione. Scrive, suona, compone e, con il suo gruppo, Le Moire, arriva a pubblicare tre album in studio, l'ultimo dei quali raccoglie i favori della critica e apre le porte di diversi locali indie rock. La musica, però, non è l'unica arte che lo accompagna: pittura e scultura lo appassionano altrettanto. Dal 2010 al 2012 frequenta un corso di scultura all'Accademia di Belle Arti di Vercelli e inizia ad esporre i suoi primi dipinti. Poi nel 2016 la scelta di dedicarsi solo alla pittura che' anno dopo anno, sempre più prepotentemente, aveva invocato uno spazio tutto suo.

Creare è per Stefano un'esigenza narrativa, che nasce dalla necessità di liberare i pensieri e decifrare la vita. E' un'isola che protegge dai rumori assordanti del mondo. L'arte e la vita si fondono nei suoi quadri. Nelle tele si riflettono i suoi pensieri ed è li che ritroviamo molte delle cose che più lo caratterizzano: la passione per la musica e la fotografia, gli amici, il lavoro nel mondo della nautica. Non a caso ritorna spesso il mare. A volte simbolo di libertà, altre volte di pericolo, marea che intrappola oppure onda che sospinge. Perché questo è il grande insegnamento che ha tratto lavorando a fianco di velisti che attraversano gli oceani: una nave implica costantemente la possibilità di un naufragio, così come il mare il pericolo di colare a picco. Ma è proprio il rischio il prezzo della libertà.

Ogni sua opera è la rappresentazione congelata di una narrazione e racchiude in sé una storia personale. Ma il viaggio in cui ci conduce si svolge in un tempo immobile. Il tempo di questo mondo globalizzato, sincronizzato, caduto vittima di uno spietato imperativo del giorno. Un tempo che è dominato dagli oggetti, determinato dal presente in quanto prodotto. Il bianco, che caratterizza lo sfondo della serie White Space, evoca uno spazio che ha perso i riferimenti, un campo sociale dove il sé è senza luogo e il luogo è senza sé. Uno spazio locale generalizzato, un non luogo, in cui il soggetto si ritira, si indebolisce, si fa oggetto della scena. E' una pittura fatta di contrasti, capace di risvegliare lo spirito conducendolo a riflettere. In un mondo sempre più uniformato, Stefano sceglie di sospendere l'orizzonte della normalità, di trasfigurare la realtà e decostruire gli stereotipi. Soggetti e oggetti, decontestualizzati, escono dagli schemi logici, rifiutano le comuni leggi della percezione e sconfinano nel sogno. Sottratti al mondo comune, uomini e oggetti acquisiscono una forza non naturale, una capacità di deviazione tipica del pensiero.

Siamo di fronte a un pittore di idee, di pensieri visibili e concetti filosofici. La sua poetica trae ispirazione dal mondo dell'arte, della letteratura e dall'osservazione del quotidiano. Il suo stile è figurativo e contemporaneamente sovversivo, simbolico.

E' la poesia che vince sulla tecnica, il pensiero sul dogmatismo, l'invisibile sul visibile.

Ilena Maran

"Chi volesse riassumere in una parola la principale caratteristica dell'arte moderna, la troverebbe perfettamente nella parola sogno. L'arte moderna è arte di sogno"

Fernando Pessoa

 

Restlessness and sweetness. The noise of the city and the silence of remembrance. Desert and sea. A double essence characterizes the work of Stefano Invernizzi, self-made painter who moves between hyper-realism and surrealism, inspiration and technique. His paintings reflect the double nature of the Man, his beauty and decline, suffering and redemption, reality and madness.

Born in 1983 and grown up in a small town, he soon begins to feel tight in an ordinary provincial life and in a school that does not allow him to cultivate his passions. So, after completing his studies, not yet of age, he decides to devote himself completely to music and work to realize his dream: perform on the most important stages of Italy.

He invests the money he earned in this direction. He writes, plays, composes and, with his band, Le Moire, gets to release three albums, the last of which receives critical acclaim and opens the doors of several indie rock clubs.

Music, however, is not the only art that accompanies him: painting and sculpture thrill him just as much. From 2010 to 2012 he attends the Academy of Fine Arts in Vercelli and exhibits his first paintings.
Then, in 2016, he decides to throw himself into painting which, year after year, more and more forcefully, demand for its own space.

To Stefano, creating is a narrative need, which arises from the necessity to free thoughts and decipher life. It is an island that protects from the deafening noises of the world.

Art and life come together in his paintings. His thoughts are reflected in the canvases and there we find many of the things that most characterize him: the passion for music and photography, his friends and the work in the nautical world.

It is no coincidence that the sea often returns. Sometimes a symbol of freedom, other times of danger, a tide that traps or a wave that pushes. For this is the great lesson he learned working alongside sailors who cross the oceans: a ship constantly implies the possibility of a shipwreck, as the sea the danger of sinking. But risk is the price of freedom.
Every single work is the immovable representation of a narration and encloses a personal story.

The journey we are led through takes place in an unmovable time: the time of our globalized, synchronized world, victim of a merciless daily obligation. A time which is ruled by objects, determined by the present as a product.

The white colour, which characterizes the background of the White Space series, evokes a space which lost its references, a social field where the self is without a space and the space is without a self. A generalized local space, a non-place, where the subject retires himself, weakens, becomes the object of the scene.

His painting is made of contrasts, able to awake the spirit, leading it to a reflection. In a world increasingly uniformed, Stefano chooses to suspend normality, to transfigure reality, becoming anachronistic and going beyond space.

Subjects and objects, decontextualized, emerge from the logical schemes, refuse the common laws of perception and intrude into dreams. Stolen from everyday-life, men and objects acquire a supernatural force, a capacity for deviation which is typical of thoughts.

We are in front of a painter of ideas, of visible thoughts. His poetry gets inspiration from the arts, from literature and from the observation of daily-living. His style is figurative as well as subversive and symbolic.

It’s the victory of poetry on technique, of thought on dogmatism, of the invisible on the visible.




Exhibitions

2024

-Prima Biennale di Vigevano, Castello Sforzesco di Vigevano (PV)

A cura di Arianna Forni

Mostra Con Catalogo Edito da AF Meteastrategy, testi di Arianna Forni e Roberto Litta, Storico e critico D’arte

2023

-Premio Speciale “Museo Cà La Ghironda”, Premio Marchionni 2023

Mostra personale, Museo Cà La Ghironda, Zola Predosa (BO)

-21° Premio Nazionale d’Arte Novara, Assegnazione Premio speciale “Provincia di Novara”

2022

-Rest-Art, Novara, “Electricity” Mostra personale

A cura di Marco Tagliafierro

Coproduzione di Associazione Culturale Rest-Art per NU Arts and community

Mostra con Catalogo, Progetto Grafico a cura di HOTTOSTUDIO

-Casa Degli Artisti, Milano, “Sinopia Sinopsia Sinapsi” Progetto Arte&Impresa

Artisti: Alex Dorici, Yari Miele, Stefano Invernizzi

Prodotta in Collaborazione con Gottifredi Maffioli

A cura di Marco Tagliafierro

Mostra con Catalogo edito da That’s Conteporary

2021

-Museo Cà La Ghironda, Bologna, “Venti artisti per Goya” Mostra Collettiva a cura di Premio Marchionni

2020

-Museo MAGMMA, Villacidro (SU), Finalista premio Marchionni 2020

-SAC, Robecchetto Con Induno (MI), Mostra Collettiva

2019

-Galleria SBART, Torino, bi personale (Invernizzi/Scursatone)

-Museo Go, Gussago (BS), Opera in permanenza

-Gare 82 Galleria d’Arte Contemporanea, Brescia, bi personale (Invernizzi/Selimbasic)

-Affordable Art Fair- Milano, Superstudio Più, Stand L1 Galleria SBART di Torino

2018

-Villa Giulia, Verbania, Mostra collettiva a cura di Assoc. Siviera

-Biennale di Trivero, Trivero (BI), Ex filatura Loro Milan

-Museo Etnografico Fanchini, Oleggio (NO), Mostra collettiva a cura di Gruppo MOCO

2017

-I Giardini dell’Arte, Pubblicazione catalogo d’arte, editoriale ARSEV

-Galleria 809, Milano, Mostra collettiva con catalogo

-Spazio E, Ghemme (NO), Mostra personale

2016

-Malzfabrik, Berlino, Mostra Collettiva a cura di Galleria Jelmoni

-Broletto di Novara, Mostra collettiva a cura di Gruppo MOCO

2015

-Visioni Contemporanee Tra Realtà e Fantasia, Pubblicazione catalogo d’arte, editoriale ARSEV

-Castello Sforzesco, Galliate (NO), Mostra collettiva a cura di Fabrizio Molinario

-Castello Sforzesco, Vigevano (PV), Mostra collettiva a cura di Art on stage

2014

-Arte Fiera Forlì, Esposizione e Pubblicazione per ARTANTIS a cura di Arpinè Sevagian

-Spazio E, Ghemme (NO), Libro d’artista, Mostra collettiva a tema a cura di Enrica Pedretti

-Galleria Merlino, Firenze, Mostra collettiva a cura di Art Expertise

2013

-Paesaggio Italiano, mostra collettiva itinerante tra Romania e Bulgaria:

ROMANIA

Municipal museum of Bucharest, Sutu Palace, Lower Danube Museum-Calarasi, Museum of visual arts-Galati, Art Museum-Costanta

BULGARIA

Modern Contemporary art gallery-Silistra

A cura di Massimo Romani e Fabrizio Molinario

Chie Art Gallery, Milano, Mostra collettiva

Arengo del Broletto, Novara, LILT ART, Mostra di Beneficenza

2012

-Galleria l’Acanto, Milano, Collettiva a tema

-Mortara (PV), Live painting, Progetto a cura del comune di Mortara e Ascom