Non vi è generazione senza una causa, senza una forza plasmatrice che vivifica la materia. L’opera vuole essere una libera interpretazione del mito del Demiurgo, l’artefice e padre dell’universo, che usa idee come modello e la materia come strumento. Il demiurgo è legato imprescindibilmente al concetto platonico di bene e non può che creare il migliore dei mondi possibili, qui associato alla musica.